Stazione meteorologica di Borgo di là - Monte San Pietro (BO)
Stazione meteorologica a norma MeteoNetwork - Rete MeteoNetwork - CC-BY 4.0
Dettagli e Webcam
Località: Borgo di là
Strumentazione: Davis Vantage Pro 2
Latitudine: 44.39 N
Longitudine: 11.142 E
Altitudine: 375 mslm
Altezza dal suolo: 195 cm
Schermatura: standard
Tipologia: extra-urbana
Tipo ubicazione: campo aperto
Ranking mensile:
Ranking annuale:
Questa stazione meteorologica è ubicata nella fascia di media-bassa collina del basso Appennino Settentrionale. La Pianura Padana dista 14 km in linea d’aria, Bologna (il capoluogo di regione) 20 km e la vetta più alta della regione, il Monte Cimone, 42 km. Il luogo dove è installato l’osservatorio si trova a metà strada tra la valle, dove scorre il fiume principale del comune (il Lavino, affluente di sinistra del Reno) e la vetta, dove è ubicata la chiesa di San Chierlo, omonimo nome della stazione. La valle in questione, in questo tratto, presenta caratteristiche peculiari; difatti, al contrario della maggior parte delle valli regionali, che sono orientate in modo perpendicolare alla pianura (NE-SW), questa si presenta orientata parallelamente alla valle del Po (NW-SE), fattore rilevante per la risalita di nebbie e correnti calde d’Estate e fredde d'Inverno. Tuttavia, qualche centinaio di metri più a Ovest, la valle del Lavino assume la caratteristica direzione NE-SW. Il clima presente in questa località è, secondo la classificazione di Koeppen, di tipo Cfa, acronimo che sta per “Temperato umido con Estate molto calda”. Essendo il limite tra il clima Cfa e Cfb (“Temperato umido con Estate calda”) rappresentato dall’isoterma di 22ºC di temperatura media del mese più caldo, nelle annate più fresche il clima in questa località può assumere caratteristiche tipiche del tipo Cfb; difatti, in regione, il limite tra i climi Cfa e Cfb è rappresentato da un’altitudine di circa 500 metri. La temperatura media annua, per il periodo 1991-2020, risulta essere di circa 13.5ºC, mentre le precipitazioni medie annue, considerando sempre il periodo precedentemente citato, ammontano a 839 mm. Analizzando più a fondo il regime termico, si può constatare che il mese più freddo dell’anno risulta essere Gennaio, con una temperatura media di 3.5ºC circa, mentre il mese più caldo è Luglio con una media di 23.5ºC; di conseguenza, la variazione di temperatura annua si assesta sui 20ºC, escursione tipica di un clima subcontinentale. Per quanto riguarda il regime pluviometrico, esso presenta due massimi annui, uno in Primavera (secondario, con 216 mm) e uno in Autunno (primario, con 283 mm), mentre le stagioni meno piovose sono l’Inverno e l’Estate; queste apportano ognuna circa la stessa quantità di precipitazioni dell’altra (176 mm vs. 164 mm rispettivamente), ma in Inverno le precipitazioni sono più deboli e concentrate in più giorni, mentre in Estate i maggiori apporti pluviometrici sono garantiti da intensi temporali che si originano nel Bacino Padano, dunque sono concentrati in meno giorni. In assenza di Estati estremamente secche e calde, sono possibili anche entrate atlantiche per 2- 3 volte a Estate, le quali garantiscono piogge più prolungate e temperature che si assestano sui 22/25 gradi di massima e 12/15 gradi di minima. I giorni di precipitazioni medi annui, con accumulo liquido maggiore o uguale ad 1 mm, sono circa 84. Rimanendo in tema fenomeni precipitativi, in questa località, oltre alla pioggia, possono manifestarsi anche: - grandinate: queste sono più frequenti durante i mesi Estivi o comunque in concomitanza con forti eventi precipitativi e perturbati; - pioggia che congela al suolo (gelicidio): questo raro, magico, e allo stesso tempo pericoloso evento può manifestarsi circa 2 volte l’anno, con maggiore probabilità tra Dicembre e Gennaio. Le condizioni necessarie perché questo accada sono uno strato di inversione termica piuttosto rilevante, con temperature più fredde nei primi 500 metri di altitudine che in quota, e temperature sotto zero. Perciò, le precipitazioni, partendo da liquide fin dall'alta quota a causa di aria mite, quando raggiungono il suolo delle zone ancora protette dal cosiddetto “cuscino freddo padano” ghiacciano all’istante; - nevicate: la neve è un evento piuttosto frequente in questa zona; difatti, l’area di alta pianura dal Bolognese fino al basso Piemonte corrisponde alla zona più nevosa di bassa quota in Italia. Le precipitazioni nevose si concentrano principalmente nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio, ma la prima neve si presenta generalmente a Novembre e l’ultima a Marzo. Si sono registrate nevicate con notevole accumulo anche nel mese di Aprile, dunque può nevicare per 6 mesi all’anno...anzi no! Il memorabile giorno 5 Maggio 2019, poco dopo le tre di pomeriggio, durante un'intensa fase piovosa, si è verificata una nevicata praticamente pura della durata di qualche minuto, senza portare accumuli registrati ma con deposito facilmente notabile su alcune superfici...è così stata riscritta la storia meteo di questa zona e persino il mese di Maggio rientra perciò nei mesi potenzialmente nevosi. Per il periodo 1961-2017 l’accumulo medio annuo di precipitazioni nevose ammonta a circa 65-70 cm, mentre per il quarantennio 1921-1960 la media ammontava a 100 cm. Sempre per questi quarant’anni di rilevamenti, i giorni con accumulo nevoso maggiore o uguale ad 1 cm sono circa 10 all’anno, mentre i giorni medi con manto nevoso presente al suolo sono circa 40. I venti soffiano prevalentemente da NE e da SW, direzioni dalle quali possono raramente giungere tempeste notevoli (come nel Dicembre 2017 quando si è registrata, a 3.6 mt dal suolo, altezza dove è collocato l’anemometro, la rafficona di 96.9 km/h, presumibilmente storica, proveniente da SW, in seguito ad un rilevante evento di gelicidio). Raffiche del genere sono decisamente inusuali per un’area come questa che è collocata nel bacino padano dove la circolazione d’aria è poca e ristretta. Infatti, per il resto dell’anno, la velocità media del vento si aggira, in questa località, tra 1 e 2 km/h (!), con raffiche giornaliere medie tra 11 e 16 km/h. L’umidità è elevata tutto l’anno (anche se meno che in pianura) e, specie tra Ottobre e Marzo, la presenza di nebbie fitte è decisamente abituale, anche se la frequenza aumenta molto di più abbassandosi di quota. Altri fenomeni particolari sono la formazione, in Inverno, di spesse lastre di ghiaccio su fiumi e laghi, permettendo, alle volte, quando il freddo è più intenso, di camminarci sopra. Le brinate cominciano ad essere molto frequenti da fine Novembre e lo sono fino a circa metà Febbraio, ma sono comunque possibili fino a Maggio e comuni fino a metà Marzo. I dati meteorologici rilevati da questa Davis vengono confrontati con la stazione meteo poco distante WS-1080 (con schermo solare passivo autocostruito 8 piatti e coperchio "rimbalzagocce"; questa deve ancora venire re-installata in seguito alle sue migliorie) e con tre (!) pluviometri manuali ottimi: il TFA 47.1008, tedesco, il CoCoHRaS “Stratus”, capace di raccogliere fino a 279.4 mm in una volta sola, direttamente dagli States, e il più recente “Tropo”, anch’esso di origine statunitense e in circolazione dal 2023, considerato il miglior pluviometro manuale sul mercato; raccoglie addirittura 347 mm in una volta sola! Grazie a questi, i dati pluviometrici della Davis, se errati, vengono repentinamente corretti. Infine, la neve viene misurata su due tavolette di compensato dipinto di bianco di misura 50X50 cm e di spessore 2 cm; questi dati vengono confrontati con le misure effettuate in campo aperto laddove il manto erboso è praticamente pari al terreno, così da evitare dati falsati. Inoltre, grazie ai pluviometri manuali, viene calcolato anche il quantitativo liquido equivalente delle precipitazioni nevose. N.B.: i dati dell’archivio meteo su meteonetwork sono incompleti e imprecisi, dato che nelle ore notturne viene spento il Wi-Fi e di conseguenza non vengono registrati alcuni dati. Per consultare l’archivio completo della stazione, cliccare sul seguente link: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/report.php