loc. il Sorbo - Castelnuovo di Val di Cecina stasjon (PI)
MeteoNetwork-sertifisert værstasjon - MeteoNetwork-nettverk - CC-BY 4.0
Webkamera og detaljer
Bydel: loc. il Sorbo
Værstasjon: Davis Vantage Pro2
Breddegrad: 43.2 N
Lengdegrad: 10.9 E
Moh: 595 mslm
Høyde over bakken: 180 cm
Skjerm: standard
Stasjonsmodell: urbant
Plassering: hage
Månedlig ranking:
årlig ranking:
Nei suoi tratti fondamentali il clima di Castelnuovo di Val di Cecina si identifica in quello della Alta Val di Cecina, area geografica della Toscana centro-occidentale compresa tra le colline del Volterrano ed i rilievi del sistema antiappenninico delle Colline Metallifere. L’ area in esame pur appartenendo alla regione climatica ligure-tirrenica, manifesta caratteristiche più marcatamente continentali, dovute ad una certa distanza dalla costa; presenta anche una maggiore oceanicità, a causa della orografia collinare e montuosa. La continentalità si accentua soprattutto nei fondovalle, dove si registrano notevoli escursioni termiche sia giornaliere che annue con punte negative che raramente si registrano in altre zone della Toscana (basti ricordare i -27°C rilevate a Saline di Volterra nel gennaio del 1985). Viceversa sulle pendici collinari e montuose non si riscontrano mai notevoli escursioni, anche se le temperature tendono ad essere mediamente più basse. L’ oceanicità è chiaramente più accentuata nelle zone situate a maggior altitudine. Il clima di Castelnuovo, trovandosi ad una altitudine di 576 metri sul livello del mare e ad una distanza significativa dalla costa è quindi più propriamente di tipo sub-montano, appartenenza ulteriormente rafforzata dalla sua particolare esposizione a bacìo (nord-est), con conseguente diminuzione delle ore di soleggiamento. Notevole è comunque l’ influenza delle correnti caldo-umide marittime, ma a differenza di altre zone della Toscana riparate dall’Appennino settentrionale, si trova particolarmente esposto ai gelidi venti di grecale e di levante, che provocano in inverno (ma spesso anche in primavera) notevoli abbassamenti termici con temperature diurne non infrequentemente intorno agli 0 °C. Inoltre le particolari esposizioni, le differenti altitudini e le particolari conformazioni del terreno (fossi, avvallamenti, ecc.) inducono, soprattutto in regime anticiclonico, alla formazione di veri e propri microclimi con differenze sostanziali di temperatura ed umidità. La vegetazione predominante in tutta l’area di Castelnuovo è quella dei boschi a foglie caduche (castagneti e cerreti), propri delle zone pedemontane italiane e delle pianure delle regioni centro-occidentali europee. Fino al 31 luglio 2007 la stazione meteo era posta in località Riarnoli, nella periferia nord-orientale di Castelnuovo, alla quota di 548 m s.l.m., quindi leggermente più in basso rispetto al centro del paese. Dal 1° agosto 2007 è entrata in servizio la nuova stazione installata in località Il Sorbo, alla quota di 600 m s.l.m.. Dai primi confronti effettuati la nuova zona monitorata presenta, grazie anche al gradiente termico altimetrico, una temperatura media inferiore di 0.5°C rispetto alla vecchia collocazione. Ma veniamo ad illustrare i principali parametri meteo, da me monitorati nel corso di questi ultimi anni e relativi alla località Riarsoli. La temperatura dell'aria: a partire dal 1992 è stata registrata una temperatura media annua di 12.1°C, che ho stimato superiore di circa mezzo grado centigrado rispetto alla media dei decenni precedenti, soprattutto a causa di estati molto più calde che nel recente passato (prima fra tutte la torrida estate 2003 con uno scarto positivo di ben 4°C sopra la norma). Mediamente si verificano circa 45 giorni di gelo e 5 giorni di non disgelo per anno, mentre le giornate con temperatura superiore ai 30°C sono 13, concentrati quasi totalmente nei mesi di luglio e agosto. La temperatura minima più bassa è stata registrata nel dicembre 1996 con -10.0°C, ma degna di nota è anche la minima di -9.7°C misurata, oltretutto in modo più accurato, il 2 marzo 2005. La massima più alta, 35.7°C, è stata invece misurata il 5 agosto 2003. Le precipitazioni: la piovosità, limitatamente al periodo 1998-2004, è risultata di 1086 mm/anno, con un picco massimo a novembre (175 mm) e un minimo ad agosto (33 mm). Le nevicate non sono rare in inverno e all'inizio della primavera; mediamente se ne verificano tre/quattro per anno, ma altrettanti sono gli episodi di nevischio e neve bagnata. Da rimarcare poi la tendenza all'aumento del fenomeno nevoso di questi ultimi anni con massimo proprio nell'inverno 2005, contrassegnato da 12 nevicate con ben 128 cm di neve cumulata fra il 19 gennaio e il 5 marzo (per ritrovare una analoga abbondanza occorre tornare almeno al gennaio 1985). La neve si manifesta generalmente per discese di aria artica marittima dalla valle del Rodano (neve da corso), talvolta però anche per irruzioni fredde continentali che interferiscono con aria umida marittima, mentre molto rare sono le nevicate da cuscinetto freddo, in quanto inevitabilmente si trasformano in pioggia, e spesso anche alle quote superiori. Il vento: la velocità del vento è stato misurata a partire dal 2001 ad un'altezza di a circa 10 m da terra (sul tetto dell'abitazione); ho riscontrato una velocità media di 4 nodi, senza particolari differenze mensili (leggeri massimi in aprile e dicembre), mentre la provenienza varia drasticamente a seconda delle stagioni, in quanto in estate prevalgono le brezze marittime occidentali, mentre in inverno sono molto frequenti le correnti orientali e nord-orientali, che inducano spesso bassissimi valori di wind-chill (fino a -15° C). La raffica di vento più violenta è stata misurata nel dicembre 2003 (63 km/h). Da segnalare che comunque la forza del vento varia sensibilmente da una zona all'altra del paese. L'umidità dell'aria: sempre a partire dal 2001 é stata riscontrata un'umidità relativa media del 67%, con un massimo autunnale del 78% e un minimo estivo del 55%, pertanto sono rarissime le giornate afose.

